ROBERT


Gli occhi fissi sul bicchiere con dentro la dentiera

che lo guarda e poi ride da sé

Di là c’è l’infermiera che lo porterà in giardino

e vuole leggere fino alle tre

 

E quel sole in corridoio che si affaccia per metà

E il sonnifero che è un ladro, cinque sogni gli ha rubato,

chissà adesso chi li fa

 

Robi adesso c’ha il pigiama, ma ricorda che a vent’anni

improvvisava con l’armonica e lo slide

A ridosso della strada la chitarra era una spada

a un incrocio pieno di guai

 

E in un giorno senza sole Robi incontra quel signore…

Che suonava, quella musica suonava e lo lasciava senza fiato,

e poi gli disse così:

 

Che se dio avesse le mani, e parlasse con i suoni, lo farebbe così

E se poi avesse orecchio, ce ne avesse anche parecchio, suonerebbe così!

 

Robi guarda dalle sbarre, nella testa c'ha le fiamme,

pensa sempre a quel brano sconosciuto

Non c’è niente di più brutto di una bella canzone

se il tuo patto con la musica è scaduto

 

Pensa a un modo per scappare, non c'è verso di star lì

Davanti a quel televisore in cui va un canale solo che commenta delle hit

 

Pensa: “Quanti non son matti e poi lo fanno…

Cantano da soli e non lo sanno”

Pensa: “Quanti non son matti e poi lo fanno…

Suonano da soli e non lo sanno”

 

Robi adesso è lì che mangia, guarda al volo la chitarra,

che ricambia e gli indica il portone

Vede il cielo come un quadro, c'è una strada che lo chiama,

ha già in testa la sua ultima canzone

 

E se dio avesse le mani, e parlasse con i suoni, la farebbe così

E se poi avesse orecchio, ce ne avesse anche parecchio, suonerebbe così!

 

Di là c’è l’infermiera che lo porterà in giardino e vuole leggere fino alle tre

C’è rimasta un po’ stupita, è ancora lì quella dentiera, che la guarda e poi…

Ride da sè.